Cremona è famosa per i liutai, ma io ho trovato molto di più

di admin

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L’occasione di questa visita mi viene data da un evento che capita ogni volta che prenoto un volo con partenza da Milano Malpensa in serata. Un bus notturno preso il giorno prima mi fa arrivare nella metropoli meneghina nella primissima mattinata, avendo così diverse ore libere a disposizione. Tempo che ovviamente non butto via, ma che utilizzo al meglio andando a scoprire località che mancano al mio appello. Oggi tocca a Cremona, una città che mi ha sempre affascinato ma che non ho potuto mai raggiungere fino ad ora. Sia questo evento che l’imminente volo per la Georgia mi danno carica e morale. Andiamo…

L’autostazione Tiburtina di venerdi sera è ormai un “must” per me; è una questione di scelte: in certe occasioni c’è chi va in un pub a buttare al vento anche 7-10 euro a bicchiere per bere qualcosa seduto ad un tavolaccio (il prezzo più o meno di una bottiglia intera di ciò che sta tracannando se comprata al supermarket…magari poi la si potrebbe bere sempre in compagnia di amici comodamente sul divano di casa ospitandosi una volta per uno a turno…ma immagino che ciò non sia sufficientemente chic…) e chi li investe per la propria conoscenza. Ma attenzione: non sono uno di quelli che dice che viaggiare sia il top e che apra per forza la mente in maniera positiva: resta molto importante vedere quale o quali porte si schiudono facendolo e la cosa è totalmente soggettiva. Personalmente ho delle mie idee su certe cose della vita che sono anche abbastanza ferree; il visitare tanti posti diversi non le ha neanche scalfite. Avere la mente aperta non significa diventare idioti e propensi a tollerare tutto o a provare qualsiasi cosa. Dopo tanti anni ed una marea di circostanze diverse visitate resto del parere che serve 100% educazione e 0% tolleranza (si…non è un errore di battitura. Ribadisco zero percento) perchè è proprio questo secondo aspetto che neutralizza ogni regola dando giustificazioni a tutto ed a tutti, rendendo oggi questo paese (l’Italia) lo schifo che viviamo ogni giorno. Tollerare è sbagliato e porta alla rovina; bisognerebbe concentrarsi solo sull’educare e stop. Ma come si può parlare di educazione in un paese in cui una mensa scolastica parte come minimo un mese dopo l’inizio delle lezioni? O che non ha nominato gli insegnanti per tempo? Cosa si va a dire a chi sa da secoli che le scuole iniziano il 12 settembre (esempio a caso) e non sa farsi trovare pronto neanche un anno su aspetti fondamentali? Come si fa a migliorare la base quando l’incapacità galoppante sta ai vertici? Negli ultimi giorni ci sono stati almeno 5 casi di ragazzini che hanno dato pugni in mezzo agli occhi ai loro docenti. Continuiamo a tollerare che andiamo bene così. Chiudo la solita polemica ed inizio la tratta; fortunatamente riesco a dormire per buona parte delle ore previste e mi trovo a Milano Rogoredo intorno alle 6:00 del mattino. Mi fiondo alla biglietteria automatica ed acquisto il ticket del treno per Cremona delle 6:32. In poco meno di un’ora arrivo a destinazione, ma nonostante la bella giornata di sole che sta arrivando, è ancora un po’ troppo presto. Decido quindi di fermarmi su una sedia libera e di attendere una trentina di minuti tenendomi aggiornato col mio tablet sulle ultime news del giorno appena passato. Quando decido che è ora, metto il naso fuori mi trovo in Piazza Stazione; la sua superficie è occupata da un parchetto con diverse aiuole, ma non solo: trovo anche un bel monumento dedicato a Garibaldi ed un mega violino di acciaio. Si tratta di un’opera dell’artista Giorgio Palù chiamata “L’anima della città” (Cremona è la capitale mondiale dei liutai) alta circa otto metri che mi lascia un tantino perplesso: dovrebbe essere dotata di un sistema che rileva la presenza delle persone facendo azionare della musica; quando passo io c’è silenzio assoluto. Non mi risulta di essere una specie di vampiro o qualsiasi altro mostro simile che non lascia tracce del suo passaggio, per cui ritengo che le soluzioni siano due: il meccanismo si è guastato oppure è stato temporaneamente sospeso.

Monumento a Garibaldi

“L’anima della città”

Prendo Via Palestro dove, dopo poco, trovo uno di fronte all’altro due punti di interesse: la vecchia Chiesa di San Vincenzo (che sta messa maluccio…direi) e lo storico Palazzo Stanga, oggi sede distaccata dell’omonimo istituto agrario; l’edificio è anche utilizzato per l’allestimento di mostre temporanee.

Chiesa di San Vincenzo

Dettaglio del “Palazzo Stanga”

Tagliando per Via Guglielmo Oberdan arrivo molto presto in Corso Garibaldi dove posso ammirare sia il Palazzo Cittanova (costruito nel 1265 ed oggi ospite di congressi e manifestazioni) che la bella Parrocchia di Sant’Agata.

Palazzo Cittanova

Parrocchia di Sant’Agata

Decido di percorrere questa stessa strada tornando indietro ed arrivo alla Chiesa di San Luca che trovo davvero particolare, ma prima mi soffermo ad osservare l’edificio che ospita la Biblioteca del Dipartimento di Scienze Musicologiche dell’Università di Pavia, anch’essa degna di nota.

Biblioteca del Dipartimento di Scienze Musicologiche dell’Università di Pavia

Chiesa di San Luca

Mi sposto in Via Giuseppe Garibotti e, prima di intersecare Via dei Mille, ho davanti a me la Chiesa di Sant’Ilario

Chiesa di Sant’Ilario

Percorro un piccolo dedalo di strade svoltando a vari incroci come se fossi Pac-Man (l’unica differenza è che non ho i “pallini” da poter mangiare) ed è così che  arrivo di fronte all’ingresso dello storico Palazzo Trecchi ; purtroppo la vicinanza con gli edifici posti di fronte non permette una foto lineare, ma solo scattata da posizione molto obliqua. Successivamente raggiungo la Chiesa di Santa Rita (o anche delle Sante Margherita e Pelagia) per poi avere una delusione già attesa; si perchè spesso e volentieri le Chiese Evangeliche Metodiste sono delle case comuni con soltanto una croce sopra alla porta di ingresso e questa di Cremona non è assolutamente da meno. Mi sembra quasi di bussare al campanello del mio amico Mario…

Palazzo Trecchi

Chiesa di Santa Rita

In Via Ruggero Manna si apre Piazza Sant’Omobono ed è qui che mi imbatto nella Chiesa dei Santi Omobono ed Egino. La pavimentazione è composta interamente da sassi piazzati uno accanto all’altro; dal punto di vista artistico è una piccola opera d’arte, ma camminarci non è il massimo della vita.

Chiesa dei Santi Omobono ed Egino

Via Colletta mi porta dritta fino a Piazza Sant’Agostino dove è ubicata l’omonima Chiesa Cattolica. Ci ho messo un po’ a scegliere la foto da pubblicare tra le due a mia disposizione: questa ha il dettaglio della facciata, mentre l’altra avrebbe avuto una panoramica più completa e forse meritevole, ma non sarebbe stata possibile senza includere anche una discreta fetta del tettuccio di una macchina parcheggiata ad arte ed alla fine l’idea non mi è piaciuta.

Chiesa di Sant’Agostino

Riprendo Via Ruggero Manna e proseguo il mio tour fin quando ho di fronte le terga della Chiesa di Santa Lucia; buono spettacolo, ma preferisco il davanti ed è per questo che faccio il giro del piccolo edificio religioso fino a pormi nella migliore delle condizioni.

Chiesa di Santa Lucia

Svolto poi a sinistra in Corso Vittorio Emanuele che ha da offrire la bella struttura del Teatro Ponchielli. Da lì prendo Via Gaetano Cesari ed arrivo in Piazza San Pietro dove ad aspettarmi c’è la Chiesa di San Pietro al Po. Fino ad ora tutto molto affascinante.

Teatro Ponchielli

Chiesa di San Pietro al Po

Un’unica strada mi conduce fino a Piazza Guglielmo Marconi, importante perchè ospita il Museo del Violino, una vera istituzione qui a Cremona. All’interno, subito dopo il primissimo ingresso, trovo l’opera “L’anima della Musica” dell’artista Jaume Plensa. In piazza vedo un particolare violino luccicante ed una statua di Stradivari.

Museo del Violino

“L’anima della Musica”

Bello e particolare Violino

Statua di Stradivari

Passando attraverso l’ampia piazza dedicata ad uno dei liutai più conosciuti e giustamente apprezzati al mondo arrivo al cuore della città; in Piazza del Comune c’è proprio di tutto: sacro e profano convivono negli stessi risicati metri quadrati, che ci si creda oppure no. Il Palazzo del Municipio, la Loggia dei Militi (che custodisce la scultura dello stemma della città), la Cattedrale ed il Battistero sono qui concentrati creando uno spettacolo molto intenso. L’unico neo è la maestosità della Cattedrale: il corpo centrale più il campanile sono troppo grandi rispetto allo spazio disponibile per poter entrare insieme in una foto degna. Due sono le scelte: fare scatti separati oppure procedere con uno singolo rinunciando ad un po’ di qualità.

Municipio di Cremona

Loggia dei Militi

Stemma della città tra i due “Ercole”

Battistero

Cattedrale di Cremona

Nell’ultima immagine si nota un furgoncino proprio in mezzo alle p…e ( o meglio, parcheggiato in mezzo alla piazza, per i più sensibili). Sono operai che stanno allestendo un palco per un qualche stramaledetto comizio politico; nel 2017 (anno della mia visita) ancora non si è capito che sono tutte bugie e baggianate per fare soldi. Dopo quest’altra massima mi dirigo verso Piazza Roma dove sono ospitati i Giardini Pubblici “Papa Giovanni Paolo II” (con fontana al centro) e dove affaccia la storica “Galleria 25 Aprile”, zona commerciale attiva da oltre 80 anni ma che pare iniziare a scricchiolare a causa degli ipermercati presenti in periferia.

Fontana dei Giardini “Papa Giovanni Paolo II”

Galleria 25 Aprile

Cambio totalmente area: dalle parti di Via XI Febbraio trovo la Chiesa Santa Maria Maddalena e, tagliando per Via Realdo Colombo, ho davanti la Chiesa di Sant’Imerio con ingresso in Via Ferrante Aporti.

Chiesa Santa Maria Maddalena

Una buona passeggiata mi aspetta prima di raggiungere il prossimo punto di interesse, ma la bella e calda giornata di fine maggio aiuta senza alcun dubbio a superare ogni fatica. Giungo così alla Chiesa di San Michele.

Chiesa di San Michele – facciata

Chiesa di San Michele – dettaglio del Campanile

Più avanti trovo il complesso che ospita sia il Museo Archeologico San Lorenzo che l’omonima Chiesa; lo storico Palazzo Fodri e la piccola Chiesa di Sant’Abbondio completano il cerchio.

Chiesa di San Lorenzo

Chiesa di Sant’Abbondio

Prossima tappa è Piazza Lodi che ospita una statua dedicata a Claudio Monteverdi, noto compositore italiano nato proprio a Cremona. In una delle strade che qui confluiscono c’è un fantastico market che uso per comprare qualcosa da bere (un toccasana in questo momento) e da sgranocchiare: l’ora classica per il pranzo è passata da un pochino e lo stomaco me lo ripete troppo spesso per non dargli retta.

Monumento a Claudio Monteverdi in Piazza Lodi

Tagliando per Via Carlo Speranza arrivo in Via del Foppone dove trovo la Ex Chiesa di San Facio. Allungo in Piazza Giovanni XXIII dove affaccia la struttura che ospitava gli ex ospedali riuniti “Maggiore” ed “Ugolani-Dati” che sono stati dismessi da tempo immemore; un vero peccato che questo edificio resti in tali pessime condizioni. Supero via San Siro e trovo l’ultimo punto di interesse della mia visita a Cremona: la Chiesa dei Santi Siro e Sepolcro.

Ex Ospedali riuniti “Maggiore” ed “Ugolani-Dati”

Chiesa dei Santi Siro e Sepolcro

Da qui, passando per Via Aselli, riprendo Viale Trento e Trieste e Via Palestro. Quando vedo Piazza Stazione, punto di partenza del mio tour, significa che sono arrivato a destinazione. Acquisto immediatamente il biglietto verso Milano Centrale; dà lì avrei preso lo shuttle bus per l’aeroporto di Malpensa e tutto via secondo i piani. Non mi resta che dire: “Georgia, sto arrivando!”.

La visita di Cremona è stata abbastanza semplice ed intuitiva; basta una buona mappa preparata da casa per cavarsela egregiamente. Non nego che potrebbe essere effettuata meglio e con maggiore calma, ma questo è stato il tempo a mia disposizione e credo comunque di aver compiuto un percorso abbastanza esaustivo. Mi dispiace non aver visto “San Sigismondo”, ma la distanza di 3,5 kilometri dalla stazione (quindi 7 kilometri per le due tratte) davvero non me lo ha permesso. Come ho potuto descrivere, di cose da vedere di notevole interesse ce ne sono molte per un semplice capoluogo di provincia. Consiglio a chi si trova nell’area di fare una sosta e di considerare questa città tra le proprie tappe perchè merita sicuramente un po’ del nostro tempo che ricambierà in maniera egregia.

 

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