Wroclaw: difficile da pronunciare ma bella da vedere

di admin

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Il presente Post è il seguito della precedente pubblicazione che parlava della città tedesca di Dresda. Si tratta dello stesso week-end e questa ne è la conclusione. La visita fa parte della mia pianificazione per vedere prima o poi tutta la Polonia: anche in questo caso aggiungo un nuovo tassello. Wroclaw è meglio conosciuta in Italia come Breslavia; si sà che abbiamo il vizio di storpiare i nomi stranieri all’inverosimile, ma questo è uno dei colmi perchè la nostra traduzione è totalmente diversa dall’originale. Non mi stupirei se un turista un giorno mi chiedesse informazione si cosa vedere a “Gianpiero” o “Maddalena” rivolgendosi a Roma perchè ne avrebbe tutte le ragioni. Che difficoltà c’è a pronunciare Wroclaw al punto da doverla modificare in questo modo? Credo sia meglio iniziare il giro…

Domenica mattina: parto da Dresda col Flixbus delle 6:15. A differenza del viaggio di andata (aveva un cambio con attesa di due ore e quindici minuti a Praga) questo pullman è diretto. Alle 9:30 arrivo all’autostazione di Wroclaw, luogo che già più o meno conosco per la breve esperienza di venerdi sera. Primo obiettivo: entrare nella stazione ferroviaria e depositare il borsone nei lockers. Proprio questo edificio è il primo che fotografo perchè lo trovo davvero particolare.

Scorcio della Stazione di Wroclaw

Scorcio della Stazione di Wroclaw

Il palazzo di fronte ha sul tetto un omino che si toglie il cappello con una mano mentre con l’altra porge un fiore; accanto a lui la scritta in polacco che, tradotta, significa “Benvenuti a Wroclaw”. Senza dubbio un’idea carina. Prendo “Pilsudskiego” e svolto a destra su “Swidnicka”; passo davanti al Teatro Musicale Capitol e posso ammirare un particolare monumento chiamato “Pomnik Anonimowego Przechodnia”: è composto da quattordici statue in bronzo che rappresentano gente comune durante l’atto di attraversare la strada; più si avvicinano all’asfalto e più che sprofondano nel terreno per poi uscire allo stesso modo sul lato opposto. Si trova nella classifica dei primi quindici luoghi più belli della Polonia.

Pomnik Anonimowego Przechodnia - 1

Pomnik Anonimowego Przechodnia – 1

Pomnik Anonimowego Przechodnia - 2

Pomnik Anonimowego Przechodnia – 2

A seguire, appena dopo il Centro Commerciale “Renoma” e proprio nel punto in cui da ambo i lati dello stradone si notano due fossati pieni d’acqua, vedo il Monumento equestre a Boleslaw Chrobry ( detto “il coraggioso”, fu Duca e Re di Polonia), quella che viene chiamata comunemente “La Rosa dei Venti” e la Parrocchia Romana del Corpus Christi. Il Teatro dell’opera completa l’offerta.

Dedicato a Boleslaw Chrobry

Dedicato a Boleslaw Chrobry

La Rosa dei Venti

La Rosa dei Venti

Parrocchia Cattolica del Corpus Christi

Parrocchia Cattolica del Corpus Christi

Teatro dell'Opera

Teatro dell’Opera

Andando dritto per dritto sarei ad un passo dalla piazza principale, ma decido di non procedere in quella direzione, bensì di entrare nel Park Staromjeski, un’area verde che segue il fossato alla mia destra. Per prima cosa incontro il Teatro delle Marionette, con di fronte la Fontana “Krasnali”.

Teatro delle Marionette

Teatro delle Marionette

Fontana "Krasnali"

Fontana “Krasnali”

Un’altra fontana allieta la mia passeggiata tra le piante che ritrova la strada asfaltata dopo aver visto il monumento a Niccolò Copernico.

Fontana nello Staremjaski Park

Fontana nello Staremjaski Park

Monumento a Niccolò Copernico

Monumento a Niccolò Copernico

Percorro “Piotra Skargi” fino all’intersezione con “Olarska”. Questa zona è abbastanza scarna e composta soprattutto da centri commerciali e grandi vie di comunicazione. Le uniche attrazioni degne di nota sono la Chiesa Cattolica di St. Adalberto e la Chiesa Evangelica di San Cristoforo.

Chiesa Cattolica di Sant'Adalberto

Chiesa Cattolica di Sant’Adalberto

Chiesa Evangelica di San Cristoforo

Chiesa Evangelica di San Cristoforo

Proseguo su “Olawska” e stavolta il centro lo raggiungo davvero. Faccio il mio ingresso su “Rynek”, la piazza del mercato, trovandomi davanti il retro del Municipio parzialmente coperto da una serie di bancarelle che vendono un po’ di tutto…e da una buona quantità di persone interessate.

Retro del Municipio di Wroclaw

Retro del Municipio di Wroclaw

Tantissime case colorate si susseguono una dopo l’altra formando il perimetro della grande piazza. E’ davvero uno spettacolo ammirarle tutte quante. Faccio l’intero giro ed incontro la strana Fontana “Zdroj”, la statua dedicata ad Aleksander Fedro e la facciata anteriore del Municipio.

Scorcio del Rynek - 1

Scorcio del Rynek – 1

Scorcio del Rynek - 2

Scorcio del Rynek – 2

Fontana "Zdroj"

Fontana “Zdroj”

Dedicata ad Aleksander Fedro

Dedicata ad Aleksander Fedro

Fronte del Municipio di Wroclaw

Fronte del Municipio di Wroclaw

Esco dal Rynek ed incontro l’enorme Chiesa Cattolica di Santa Elisabetta, talmente grande da non entrare in nessun modo (se non in obliquo) nell’obiettivo della reflex.

Campanile della Chiesa Cattolica di Santa Elisabetta

Campanile della Chiesa Cattolica di Santa Elisabetta

Qui trovo il primo esemplare degli gnomi (o nanetti) di Wroclaw; le città polacche hanno di queste particolarità: si tratta di una serie di piccole statue che raffigurano “gli uomini in miniatura” delle fiabe e sono sparse per tutto il centro senza seguire un filo logico. Molti turisti si divertono a cercarle una ad una, tanto più che esistono vere e proprie mappe dettagliate che aiutano a localizzarle. Io fotografo quelle che incontro durante il mio cammino, ma ciò che è certo è che non gli dò la caccia.

Gnomi di Wroclaw - 1

Gnomi di Wroclaw – 1

Gnomi di Wroclaw - 2

Gnomi di Wroclaw – 2

Su “Kazimierza Wielkiego” vedo la Chiesa Evangelica della Divina Provvidenza; non lontano da qui mi imbatto nella “Kryształowa Planeta”, una scultura alta due metri che raffigura una ragazza vestita con un abito che sembra il Pianeta Terra. E’ qui perchè proprio in questa zona ci sono templi di varie religioni e lei simboleggia l’unione tra la gente del mondo nonostante esistano palesi differenze tra i popoli. Ovviamente devo fare i salti mortali per scattare un’istantanea (avrei voluto immortalarla di fronte ed invece sono costretto a farlo di lato) perchè la gente non ha rispetto ed usa la base del monumento come panchina dove sedersi e mangiare qualcosa; è proprio vero che la madre degli ignoranti è sempre gravida. Dall’altro lato della strada c’è l’edificio che ospita la Biblioteca Universitaria locale.

Chiesa Evangelica della Divina Provvidenza

Chiesa Evangelica della Divina Provvidenza

Kryształowa Planeta

Kryształowa Planeta

Biblioteca Universitaria

Biblioteca Universitaria

Entro nel corridoio che porta alla Sinagoga, ma quando arrivo lì trovo un evento in corso con tanto di telecamere, interviste, buffet e persone vestite in tiro; mi sento leggermente fuori luogo e per questo motivo esco. Anche volendo non avrei visto niente con tutto quel marasma. La Chiesa di Sant’Antonio da Padova mi aspetta in silenzio e libera da marmaglia.

Chiesa di Sant'Antonio da Padova

Chiesa di Sant’Antonio da Padova

Seguo per qualche decina di metri il fossato che si trova alla fine della strada e mi affaccio su “Ruska” dove trovo una fontana ed un paio di statue che prendono il nome di “Allegoria della lotta e della Vittoria”. Finalmente riesco anche a prendermi una pausa di un minuto ed a dare un’occhiata al corso d’acqua qui presente.

La Lotta

La Lotta

La Vittoria

La Vittoria

La Fontana

La Fontana

Scorcio sul fossato

Scorcio sul fossato

Per la prima volta raggiungo ed attraverso il fiume Odra, il principale corso d’acqua della città. Da questo lato riesco ad avere una visuale pressochè perfetta dell’edificio che ospita l’Università di Wroclaw.

Università di Wroclaw

Università di Wroclaw

Appena fatta la foto torno sui miei passi ed entro in “Plac Uniwersytecki”; qui trovo un bellissimo portone del suddetto palazzo che voglio portare nell’album dei ricordi. Esattamente di fronte c’è una fontana con al centro uno spadaccino nudo. Mentre raggiungo la vicina “Szewska” posso vedere prima il palazzo che ospita il Museo Antropologico e poi la Parrocchia del Santissimo Nome di Gesù.

Un portone del Palazzo dell'Università

Un portone del Palazzo dell’Università

Fontana dello spadaccino nudo

Fontana dello spadaccino nudo

Museo Antropologico

Museo Antropologico

Parrocchia del Santissimo Nome di Gesù

Parrocchia del Santissimo Nome di Gesù

La porta di accesso al Giardino Barocco del complesso dell’Ossolineum (importante centro culturale) è proprio davanti a me e non mi faccio scrupoli ad entrare, anche perchè è un via vai di gente continuo. La visita dura molto poco, ma è piacevole e ne vale la pena.

Vista del Palazzo dell'Ossolineum

Vista del Palazzo dell’Ossolineum

Giardino Barocco dell'Ossolineum - 1

Giardino Barocco dell’Ossolineum – 1

Giardino Barocco dell'Ossolineum - 2

Giardino Barocco dell’Ossolineum – 2

La Chiesa di San Matteo è purtroppo totalmente coperta dagli alberi e quindi difficile da vedere; poco lontano posso osservare il “Piast Mausoleum” e la Cattedrale dei Santi Giacomo e Vincenzo.

Piast Mausoleum

Piast Mausoleum

Ingresso della Cattedrale dei Santi Giacomo e Vincenzo

Ingresso della Cattedrale dei Santi Giacomo e Vincenzo

Supero il mercato cittadino (Hala Targowa) ed il ponte rosso chiamato “Most Piaskowy” sul fiume Odra e mi trovo in un punto situato sia davanti alla Parrocchia Ortodossa dei Santi Cirillo e Metodio che alla Chiesa Cattolica Romana. Dall’altra parte di quest’ultima, affacciato sul fiume, c’è il monumento al Cardinale Wyszynski.

Hala Targowa

Hala Targowa

Most Piaskowy

Most Piaskowy

Parrocchia Ortodossa dei Santi Cirillo e Metodio

Parrocchia Ortodossa dei Santi Cirillo e Metodio

Dedicato al Cardinale Wyszynski

Dedicato al Cardinale Wyszynski

Il ponte “Most Tiumski”, stavolta di colore celeste e pieno zeppo di lucchetti attaccati alle sue parti metalliche, mi porta in un complesso di tre chiese locate in un’area di poche decine di metri: la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, la Chiesa di St. Marcin (con annesso monumento a Giovanni XXIII°) e l’imponente Chiesa di Santa Croce. La statua dedicata a San Giovanni Napomuceno si trova esattamente a metà tra il primo ed il terzo edificio religioso appena descritti.

Panoramica del "Most Tiumski"

Panoramica del “Most Tiumski”

Dettaglio del "Most Tiumski"

Dettaglio del “Most Tiumski”

Chiesa di St. Marcin

Chiesa di St. Marcin

Dedicato a Giovanni XXIII°

Dedicato a Giovanni XXIII°

Chiesa di Santa Croce

Chiesa di Santa Croce

Monumento a San Giovanni Napomuceno

Monumento a San Giovanni Napomuceno

Dopo questa scorpacciata di punti di interesse proseguo la mia passeggiata. I prossimi obiettivi sono senza dubbio il Palazzo Arcivescovile e soprattutto la splendida Cattedrale. Nel parco situato dietro a quest’ultima osservo anche la Colonna di Cristo Re; lascio questa incredibile zona, ricca anche di monasteri che però non nomino, passando sotto un particolare arco sito in “Swietego Jozefa”.

Palazzo Arciverscovile

Palazzo Arciverscovile

Cattedrale di Wroclaw

Cattedrale di Wroclaw

Colonna di Cristo Re

Colonna di Cristo Re

Arco in Swietego Jozefa

Arco in Swietego Jozefa

Seguo il corso del fiume Odra lungo “Fryderyka Joliot-Curie”; sulla strada incontro uno strano monumento all’atomo, mentre sulla riva opposta c’è l’edificio che ospita gli uffici dell’amministrazione regionale. Il bel ponte chiamato “Most Grunwaldzki” chiude la mia passeggiata in questa direzione.

Monumento all'Atomo

Monumento all’Atomo

Palazzo dell'Amministrazione Regionale

Palazzo dell’Amministrazione Regionale

Most Grunwaldzki

Most Grunwaldzki

Attraverso proprio quest’ultimo ponte e mi dirigo fino alla piccola Chiesa di St. Maurice che ha davanti una scultura religiosa. Torno poi verso le rive dell’Odra ed ho davanti il Museo Nazionale di Wroclaw, un magnifico palazzo tutto coperto da vegetazione.

Chiesa di St. Maurice

Chiesa di St. Maurice

Di fronte alla Chiesa di St. Maurice

Di fronte alla Chiesa di St. Maurice

Museo Nazionale di Wroclaw

Museo Nazionale di Wroclaw

Da qui inizio la strada che mi porterà alla stazione centrale. Torno così su “Szewska” e mi fermo in una piazza nella quale trovo una stupidaggine chiamata “Football Fountain” e soprattutto la Cattedrale di Santa Maria Maddalena che fotografo come posso: purtroppo la facciata è praticamente appiccicata ai palazzi che ha di fronte e devo trovare la migliore angolazione possibile.

Football Fountain: più brutta non si potrebbe

Football Fountain: più brutta non si potrebbe

Cattedrale di Santa Maria Maddalena

Cattedrale di Santa Maria Maddalena

Proseguendo il rientro trovo anche la Chiesa di Santa Dorothea. Chiudo la carrellata di immagini con qualche altro gnomo trovato qua e là lungo il percorso.

Chiesa di Santa Dorothea

Chiesa di Santa Dorothea

Gli Gnomi di Wroclaw - 3

Gli Gnomi di Wroclaw – 3

Gli Gnomi di Wroclaw - 4

Gli Gnomi di Wroclaw – 4

Mamma mia quanto è brutto questo...

Mamma mia quanto è brutto questo…

Ebbene si, anche questa avventura in terra polacca volge al termine. Non mi resta altro da fare che andare a ritirare il mio borsone dai lockers e poi dritto verso la fermata del bus che mi porterà in aeroporto. Tutto procede per il meglio: arrivo, controlli di sicurezza, imbarco e volo verso Bologna. Una volta lì, ormai praticissimo del da farsi nella città felsinea, raggiungo il McDonald che rimarrà aperto fino alla mezzanotte dove ceno e mi riposo; poi mi avvio verso l’autostazione dove un bus notturno mi riporta a Roma passando da Tiburtina. L’ufficio mi aspetta anche questo lunedi…implacabile!

In conclusione, Wroclaw è una bellissima città ricca di punti di interesse. Per molti la Polonia è solo Cracovia, ma questo ennesimo racconto dimostra che non è così e che c’è molto molto di più. Il week-end lungo, sfruttando il ponte del 2 giugno, è stato pieno di trasferimenti, notti in bus e quant’altro, ma la fatica è valsa assolutamente la pena. Mi raccomando…non fermatevi alle solite destinazioni: il mondo è pieno di piccole-medie località pronte a stupire e Wroclaw è una di queste. L’importante è volersi documentare.

 

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